Fissa un appuntamento Prenota ora

Terapia Farmacologica della Disfunzione Erettile

Terapia Farmacologica della Disfunzione Erettile

FARMACI IMPIEGATI NELLA TERAPIA DELLA DISFUNZIONE ERETTILE

Inibitori delle 5 fosfodiesterasi

Questi farmaci agiscono bloccando l’azione catalitica dell’enzima che degrada il GMP ciclico portando a un effetto a cascata che porta a liberare il mediatore principale dell’erezione che è l’ossido nitrico.

Ciò non significa che il farmaco induce la risposta erettile, che richiede comunque il rilascio di ossido nitrico dalle diramazioni nervose terminali e dall’endotelio vascolare sotto l’influenza della stimolazione sessuale.

Questi farmaci sono:

  • Tadalafil
  • Avanafil
  • Vardenafil
  • Sildenafil

Questi farmaci interagiscono con i nitrati, pertanto in caso di paziente che assume nitrati in ogni forma non può assumere questi farmaci.

I possibili effetti collaterali di questa categoria di farmaci sono:

  • Mal di testa
  • Dispepsia
  • Flushing
  • Mialgia, dolore alla schiena
  • Congestione nasale
  • Fotofobia/visione blu

Questi farmaci possono essere assunti “on demand” ovvero prima di un rapporto oppure possono essere assunti in modo continuativo in un’ottica terapeutica di “riabilitazione peniena”.

Iniezioni intracavernose

Questi farmaci, di cui il più noto l’alprostadil è la forma sintetica di un acido grasso, la prostaglandina E1 che si lega con recettori specifici sul muscolo liscio e attiva l’adenilato Ciclasi intracellulare inducendo la produzione di AMP ciclico che induce rilassamento della muscolatura liscia.
A dosaggi da 10 fino a 20 mcg l’alprostadil produce erezioni dal 70% all’80% dei casi in pazienti con disfunzione erettile.

I più comuni effetti avversi sono:

  • dolore al sito di iniezione durante l’erezione
  • ematoma
  • erezione prolungata (da 1% a 5%)
  • lesioni fibrotiche del pene

Farmaci intrauretrali

L’utilizzo di farmaci vasoattivi attraverso il canale uretrale del pene era stato introdotto nella speranza di ottenere una procedura meno invasiva rispetto all’iniezione con aghi.

Questa tecnica è basata sull’assorbimento dei farmaci attraverso il rivestimento della mucosa verso il corpo spongioso e poi, attraverso piccoli canali vascolari, verso i corpi erettili principali, ovvero i corpi cavernosi.
Anche in questo caso il tasso di risposta è del 70% inteso come il 70% di persone con deficit erettile che riescono dopo somministrazione del farmaco endouretrale ad avere un rapporto completo.