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Ipertrofia prostatica benigna

Ipertrofia prostatica benigna

Ipertrofia prostatica benigna (IPB)/ Disturbi urinari

I disturbi urinari costituiscono un problema che caratterizza l’età avanzata.
Essi sono presenti nel 40% degli uomini di 50/60 anni fino ad arrivare al 90% degli uomini nella fascia di età 80/90.

Quali sono?
• La necessità di urinare nella notte, alterando il sonno e di conseguenza il benessere e le performances giornaliere.
• L’aumentata frequenza urinaria durante la giornata (oltre le 5 volte al giorno)
• Il getto urinario debole
• La sensazione di incompleto vuotamento della vescica
• Il gocciolamento dopo avere urinato
• Bruciori durante la minzione
• Urgenza urinaria

Essi venivano in passato attribuiti solo al naturale ingrandimento della prostata che si ha con l’avanzare dell’età a partire dai 30 anni.
In realtà recenti studi hanno dimostrato che le cause di questi fastidi sono molteplici e riguardano oltre che l’ingrandimento della prostata anche la funzione del detrusore che è il muscolo che sospinge l’urina fuori dalla vescica.
Come già detto l’ingrandimento della prostata e l’ostruzione del flusso urinario costituiscono un fattore determinante nella genesi dei disturbi minzionali.
Questo tipo di condizione se non trattata può portare col tempo ad un danno permanente al muscolo detrusore, che può perdere la sua funzionalità “stremato” dagli anni di iperlavoro necessario per espellere urina lungo una via parzialmente ostruita.
La terapia è farmacologica in alcuni casi, attraverso farmaci che contrastano l’ostruzione al flusso urinario, farmaci che riducono le dimensioni della prostata e farmaci che modulano l’attività del detrusore.
La terapia chirurgica prevede invece l’ asportazione dell’eccesso di prostata che provoca l’ostruzione.
La procedura avviene per via transuretrale, ovvero senza praticare alcun taglio, ma risalendo lungo le vie urinarie.
Come capire se è necessaria una valutazione urologica?

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