Urologo e Andrologo  a Brescia e Bergamo

Incontinenza Urinaria come conseguenza di Chirurgia per Tumore della Prostata

INTRODUZIONE

La chirurgia per il tumore della prostata è caratterizzata da 4  tipi di problemi (sequele) conseguenti all’intervento chirurgico.

  • Disfunzione erettile
  • Incontinenza
  • Orgasmo Secco
  • Infertilità

Prendiamo in esame queste problematiche una per una.

L’INCONTINENZA URINARIA conseguente a chirurgia per tumore prostatico sia essa a cielo aperto, laparoscopica o robotica è una condizione della quale il paziente deve essere ampiamente informato.

Sono piuttosto comuni cause medico legali (con esito sfavorevole per il medico) intentate a urologi e andrologi che hanno eseguito interventi chirurgici sulla prostata senza avere eseguito un colloquio preventivo esteso e approfondito col paziente sulle sequele di questi interventi.

Innanzitutto intendiamoci sul termine. Il termine sequele è diverso dal termine complicanze, perché complicanza indica qualcosa che può accadere come conseguenza di un intervento, mentre sequela indica ciò che sicuramente accadrà dopo un intervento.

Il paziente deve essere conscio del fatto che dopo un intervento chirurgico per tumore della prostata si sveglierà con disfunzione erettile, sia esso eseguito per via laparoscopica o per via robotica o per via open (a cielo aperto).

Purtroppo in altri campi della medicina accade spesso che siano altri pazienti operati a testimoniare la propria esperienza presso parenti e amici magari a loro volta in procinto di effettuare un’operazione, dicendo “da quando ho fatto questo intervento sto molto meglio” oppure “questa procedura non ha risolto il problema”.

In ambito Uro-Andrologico questo non accade! Nessun paziente dichiarerà mai di essere diventato impotente o incontinente in seguito a un intervento chirurgico, per ragioni che non serve chiarire.

QUALE E’ LA LESIONE CHIRURGICA CHE PORTA A INCONTINENZA?

Dopo prostatectomia radicale l’incontinenza è solitamente secondaria a deficienza sfinterica intrinseca. La causa predominante di deficienza sfinterica è il danno che si verifica durante la legatura e divisione del plesso venoso dorsale.
La muscolatura liscia uretrale, 
che contribuisce in parte anche alla continenza, può essere danneggiata dal posizonamento  di suture larghe e profonde o essere denervata a causa del danno ai Neurovascular Bundles.
Inoltre può verificarsi un danno allo sfintere striato durante la dissezione dell’apice prostatico che è il procedimento tramite il quale si libera la parte più distale della prostata.

Fino al 57 % dei pazienti sottoposti a prostatectomia radicale, sia essa robotica, open (a cielo aperto) o laparoscopica, presentano una qualche forma di incontinenza, che può essere da lieve (perdita di qualche goccia di urina sotto sforzo) a grave (perdita di tutta l’urina prodotta).

E’ pertanto consigliato, chiarire col paziente prima che si sottoponga a intervento che vi è un’alta probabilità che il paziente debba usare un qualche dispositivo assorbente (pannolone o assorbente tipo femminile) per tutta la vita.

Questo è alla base dell’alleanza terapeutica col paziente e evita all’Urologo denunce e richieste di risarcimento che spesso, vista l’importanza degli apparati in questione, sono molto elevate e che spesso si concludono a vantaggio del paziente che ha subito la lesione.

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