Uno studio condotto da Derby nel 2000 associa l’obesità al deficit erettile in modo significativo.
Evidentemente il passaggio è quello vascolare, ovvero l’obesità provoca ipertensione e aterosclerosi e quindi un interessamento vascolare dei vasi che irrorano l’apparato genitale.
Tuttavia esiste anche un aspetto endocrino che va ad interferire con la funzione sessuale.
Parliamo del cosiddetto grasso viscerale, la cosiddetta pancetta del maschio adulto.
In quale modo il grasso viscerale influenza la testosteronemia? (concentrazione di testosterone nel sangue)
Per capire questo aspetto bisogna tornare al ciclo del testosterone. Purtroppo gli urologi tendono a non mostrare interesse verso le patologie che non prevedono interventi chirurgici. A Brescia mi capita spesso di vedere pazienti che, non avendo un’indicazione chirurgica, non vengono indirizzati adeguatamente sui propri stili di vita. Per questa ragione in questo caso vorrei non trascurare aspetti non chirurgici.
Tornando al testosterone…abbiamo già precisato che esso viene prodotto per il 95 % dai testicoli e per il restante 5 % dai surreni, delle ghiandole che poggiano sui reni come una sorta di cappello.
Una parte del testosterone in circolo viene convertito in estradiolo attraverso un enzima che si colloca proprio nel grasso viscerale e che si chiama aromatasi.
L’estradiolo che è l’ormone femminile per antonomasia è un ormone devirilizzante e la sua quantità in circolo deve essere minima.
Facile dedurre pertanto che più il grasso viscerale è rappresentato più avremo disponibilità di aromatasi, più avremo conversione di testosterone in estradiolo.
Facendo diminuire il rapporto testosterone /estradiolo andiamo incontro a una devirilizzazione.
Cosa intendiamo per devirilizzazione? Si intende rendere un maschio meno maschio.
La devirilizzazione rende una persona più incline al dubbio piuttosto che al decisionismo, meno energica, meno forte. Inoltre sentirà un calo del desiderio, dell’ entità delle erezioni, del volume di sperma prodotto e quindi anche della sua fertilità.
Facile capire come tutte i livelli della vita di un uomo siano compromessi da una condizione biologica analoga a quella descritta.
Il ruolo dell’urologo in questo caso non è quello di consigliare interventi chirurgici farmaci, ma quello di far comprendere al paziente l’importanza degli stili di vita anche sugli aspetti sessuali e relazionali con il partner.