Definizione
la disfunzione erettile/impotenza è definita come l’inabilità persistente a raggiungere e mantenere un’erezione sufficiente per un rapporto sessuale.
Nella popolazione generale questo disturbo è presente nel 5% degli uomini di 40 anni e aumenta fino al 15% negli uomini dai 70 anni in su.
Quindi un significativo numero di uomini in particolare nei loro anni riproduttivi tardivi sono infertili a causa del deficit erettile.
La disfunzione erettile può essere affrontata con terapie mediche e chirurgiche che includono protesi lenirne e rivascolarizzazione.
I termini disfunzione erettile e impotenza sono da considerare sinonimi.
Fattori di rischio
I comuni fattori di rischio associati a disfunzione erettile sono il diabete mellito, le malattie cardiovascolari, le patologie psicologiche e psichiatriche , alcune patologie croniche, il fumo, alcuni farmaci, e fattori ormonali.
Classificazione
Sono state proposte molte classificazioni della disfunzione erettile, alcune basate sulla causa del deficit (diabetica, iatrogena o traumatica) altre basate sul meccanismo neurovascolare (incapacità nel riempimento o nel contenimento del sangue nel pene).
Disfunzione erettile psicogena
Il comportamento sessuale e l’erezione del pene sono controllati dall’ipotalamo, dal sistema libico e dalla corteccia cerebrale.
Di conseguenza i messaggi stimolatori o inibitori possono essere inoltrati per facilitare o inibire l’erezione.
Due possibili meccanismi spiegano l’inibizione dell’erezione nella disfunzione erettile psicogena:
- la diretta inibizione del centro spinale dell’erezione da parte del cervello
- l’eccessivo tono del sistema simpatico o l’elevato livello di catecolamine periferiche che possano aumentare il tono della muscolatura liscia impedendone il necessario rilassamento.
Disfunzione erettile neurogenica
Dal momento che l’erezione è un fenomeno neurovascolare, qualsiasi patologia che colpisca il cervello, il midollo spinale e i nervi pudendi e cavernosi può indurre disfunzione erettile.
Le patologie cerebrali maggiormente implicate nella disfunzione erettile/impotenza sono la malattia di Parkinson, l’ictus, le encefaliti, l’epilessia, tumori, demenze, sindrome di Shy Drager e trauma.
Negli uomini con un danno al midollo spinale la disfunzione erettile dipende dalla localizzazione, dall’estensione e dalla natura del danno.
Generalmente gli uomini affetti da impotenza legata a lesione del midollo spinale soffrono anche di aneiaculazione (mancata eiaculazione) e anorgasmia (mancato raggiungimento dell’orgasmo).
Altra causa di impotenza legata a danni a livello neurologico è la chirurgia pelvica.
Interventi come la prostatectomia radicale portano ad avere impotenza/disfunzione erettile con un range che va dal 43 al 100% dei casi.
L’introduzione della chirurgia Nerve Sparing ha ridotto l’impotenza derivante dall’intervento di prostatectomia radicale che era del 100% al 30/50%.
Il recupero della disfunzione erettile dopo chirurgia pelvica radicale non è immediato dopo l’intervento ma può impiegare dai 6 ai 24 mesi.
Disfunzione erettile endocrinologica
Ipogonadismo
L’ipogonadismo, ovvero il deficit di testosterone è frequentemente rilevato nei pazienti con disfunzione erettile.
Il testosterone ha diverse funzioni:
- stimola l’interesse sessuale
- aumenta la frequenza degli atti sessuali
- aumenta la frequenza delle erezioni notturne ma ha poco effetto sulle erezioni indotte visivamente o da fantasie erotiche
Nei topi la castrazione (asportazione dei testicoli con conseguente azzeramento del testosterone) porta a una decrescita dell’afflusso di sangue a livello delle arterie lenirne, induce perdita venosa di sangue e riduce la risposta agli stimoli del nervo cavernoso di circa il 50%.
In sostanza qualsiasi alterazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi può portare a ipogonadismo con le conseguenze riportate qui sopra.
Iperprolattinemia
L’iperprolattinemia, sia che risulti da un adenoma ipofisario sia indotta da terapie farmacologiche può risultare in disfunzione riproduttiva e sessuale.
I sintomi possono includere perdita della libido (desiderio sessuale), deficit erettile, galattorrea, ginecomastia e infertilità.
L’iperprolattinemia (aumentata concentrazione nel sangue di prolattina) è associata con bassi livelli di testosterone circolante che sono secondari all’inibizione della produzione di ormone rilasciante le gonadotropine causate dagli alti livelli di prolattinemia.
Disfunzione erettile arteriogenica
L’arteriosclerosi o una patologia occlusiva traumatica dell’albero ipogastrico-cavernoso-elicino può far decrescere la pressione di perfusione e il flusso arterioso degli spazi sinusoidali incrementando il tempo per il raggiungimento dell’erezione massima e riducendo la rigidità del pene eretto.
I fattori di rischio associati con l’insufficienza arteriosa includono l’ipertensione, l’iperlipidemia, il fumo di sigaretta, il diabete melato, traumi pelvici o peritali e l’irradiazione pelvica a scopo terapeutico.
Disfunzione erettile venogenica
Il fallimento di inadeguata occlusione venosa è stato proposto come possibile causa di impotenza.
La cosiddetta disfunzione veno-occlusiva può essere il risultato di una grande varietà di processi patofisiologici:
- Modificazioni degenerative della tunica
- alterazioni strutturali fibroelastiche
- insufficiente rilassamento della muscolatura liscia trabecolare
- Shunts venosi
Disfunzione erettile indotta da farmaci
Molti farmaci inducono deficit erettile e per alcuni non è chiaro il meccanismo attraverso il quale agiscono pur essendo certo l’effetto negativo sulla attività sessuale.
Tra questi ci sono alcuni diuretici, alcuni B-bloccanti, alcuni alfa bloccanti, alcuni ACE inibitori e numerosi farmaci psicotropi